Dalla
Morte Nera a Magellano,
da AIDS a…?
Esistono memorie leggendarie
come il Diluvio, Ghilgamèsh
Sumero,
Atlantide, ben nota, e storie
varie,
che ci fanno pensar che c'è del
vero
nella supposizione che in
passato
c'è stata forse più
d'un'estinzione.
Ma l'uomo allor non era ancora nato,
come si fa a saper s'è
un'invenzione,
se tutto questo è fantasia pura
di gente che in passato ebbe la
boria
di scrivere per metterci paura?
Limitiamoci a leggere la
Storia:
è l'anno del Signor mille e trecento
quarantasette - narro un fatto
vero -
nel corso dell'assedio assai
violento
di Caffa, sulle rive del Mar
Nero,
con l'intenzione d'ammazzarne
tanti,
costringendo alla resa gli
assediati,
catapultano i Tartari
assedianti
oltre le mura corpi d'appestati
(cosa, tra l'altro, che
dimostra pure
che, nonostante quello che si
dica,
queste "Guerre Biologiche
future"
sono una storia, invece, molto
antica).
Resistettero i prodi Genovesi,
i Tartari tornarono in oriente,
e i Nostri, allora, alzarono i
pavesi
facendo vela verso l'occidente,
ma, navigando a bordo dei
velieri,
si salvarono pur dalle
tempeste,
sbarcando sani e salvi, i ratti
neri
portatori del germe della peste
che, oltrepassando i fiumi
sopra i ponti,
conquisero il paese europeo
e, come disse Omero in bocca al
Monti,
per cinqu'anni volâr pel campo
acheo
le divine quadrella, che alla
tomba
anzi tempo portaron tanta
gente.
Fu un'ecatombe, peggio della
Bomba,
che un terzo cancellò del
continente.
All'inizio
cercaron l'assassino,
ma
invece d'incolpar quei ratti…mozzi,
incolparon
"diversi" lì vicino,
streghe
ed Ebrei, d'avvelenare i pozzi,
ma
poi si vide che la pestilenza
uccideva
sia vecchi che bambini
e
non faceva alcuna differenza
tra
i musulmani, i preti ed i rabbini.
La gente poi, tra l'altro, si
chiedeva
in tutta Europa, in mezzo a
quell'inferno:
"Dov'è la Chiesa, che si
supponeva
che intercedesse presso il
Padreterno?".
Perché, se pur sei uno che ci
credi,
t'accorgi che non sono buoni a
niente
tutti 'sti preti, quando vivi e
vedi
che non sanno salvare il
continente.
La peste fu una
mini-estinzione.
Chi sopravvisse, dopo la bufera
aveva ormai imparato la lezione
ed era pronto per la nuova era.
Mutarono letteratura e scienza:
prima della gran peste il
"benpensante"
credeva all'Aldilà, alla
Penitenza
e c'era ancora gente come Dante
che, filosofeggiando un po' a
casaccio,
metteva ognuno dentro il suo
girone.
Dopo, misero i figli del
Boccaccio
in pratica quel suo Decamerone
(ricordate la storia di
Chichibbio,
il cuoco che andò a caccia
della gru?):
La vita è bella, ed anche
corta, cribbio,
e finché c'è, godiamocela,
orsù!
Meno gente - più cibo e più
lavoro:
fu morto il Medioevo, e in un
momento
incominciò la nuova Età
dell'Oro
chiamata poi da noi
Rinascimento:
un secolo di arte e
d'ottimismo.
Il commercio si fece assai
fiorente
per sopperire al nuovo
consumismo.
Come portar le spezie
dall'Oriente
senza pagar gabella al Gran
Sultano
che bloccava la strada per la
Cina?
L'Europa fu disposta a andar
lontano
per aver sempre il pepe giù in
cucina:
"Giacché, bisogna l'Africa
aggirare,
i più vicini sono i Portoghesi,
e giacché qui è question di
risparmiare,
gli daranno una mano i
Genovesi!".
Trent'anni in tutto: Dias,
Vasco Da Gama
aprirono la rotta per
l'Oriente.
Colombo, per andare a…Yokoama,
scoprì, si sa, quel nuovo
continente.
Pochi anni ancora, e giunse
Magellano,
che portò le scoperte fino in
fondo.
Ottenute le navi da un sovrano,
partì per fare il giro attorno
al mondo,
ma, ahimé, morì laggiù alle
Filippine
e il viaggio non finì, per sua
disdetta,
ma noi sappiam della sua triste
fine
da un Italiano: Antonio
Pigafetta.
Ordunque, che impariamo, in
conclusione?
Che in centocinquant'anni, un
certo evento
definibile mini-estinzione
con la morte portò il
Rinascimento.
La Peste Nera, certo un gran
macello,
distrusse quell'Europa feudale,
- l'economia centrata sul
castello -
creandone una nuova, ormai
globale.
Lasciatemi rifare 'sto discorso
parlando degli eventi del
futuro,
anche se tanto tempo è ormai
trascorso
e il mondo è assai cambiato di
sicuro.
Il detto che la Storia si
ripete
è un detto un po' ritrito, son
sincero,
probabilmente voi non ci
credete,
eppure in questo detto c'è del
vero,
basta osservare il quadro
generale
senza guardare ai meri fatti
soli
e ragionare con un po' di sale,
evitando di essere pignoli.
Scordatevi un momento un po' le
date,
facendo invece qualche analogia
ed ecco che di botto constatate
che si ripete – eccome! -
(mamma mia!):
è il millenovecento ottantuno.
Los Angeles. Segnala un
ospedale
la Pneumocisti e morte di più
d'uno
tra la comunità omosessuale.
Poco dopo fu il turno dei
drogati,
e della gente con l'emofilia
poi vennero i… normali ammalati
e si parlò di nuova epidemia.
Si scoprì che patogeni virali
uccidevano proprio i linfociti
di tipo T, le cellule vitali
predisposte a difesa dei
colpiti.
Il virus nuovo, HIV chiamato,
distruggeva il sistema
immunitario
non solo, ma il patogeno efferato
era un virus di quelli
"all'incontrario":
uno di quelli che si può
installare
nei geni umani, e quindi
all'occasione
potrebbe anche sparire, e
"ricicciare"
soltanto dopo una generazione.
La nuova pandemia la tiene
dura:
nonostante gli sforzi, gli
scienziati
non hanno ancor trovato alcuna
cura
e l'AIDS fa ancora vittime e
malati.
Che sia ben chiaro: cura è
solamente
l'una di due: un vaccino che
impedisca
che s'infetti de novo
sana gente
e un farmaco che, assunto,
presto agisca
in vivo dentro il corpo del malato,
che contro il virus vinca la
partita,
e che, una volta il virus debellato,
rimanga l'ex-malato ancora… in
vita.
Trattandosi d'un un male
infettivo
altro non c'è: checché ve la si
dica,
tutto il resto è soltanto un
palliativo,
aiuta forse, ma non cura mica.
Vorrei portarvi adesso alcuni
dati,
che domani saranno assai diversi,
per cui siete fin d'ora
autorizzati,
a ritoccare alla bisogna i
versi.
Il virus, così è stato
calcolato,
dopo trent'anni dalla sua
scoperta
venticinque milioni ha già
falciato,
ma questa stima è invero molto
incerta
e soprattutto pecca per
difetto,
perché nessuno sa poi veramente
dirci se il mondo era già prima
affetto,
e quindi abbia ammazzato ancor
più gente.
Trentacinque milioni di persone
la stima degli infetti in tutto
il mondo,
ma pure qui rimane la questione
se il numero sia vero, o…
verecondo:
chi è malato, si sa, se ne
vergogna
e teme di finire ostracizzato,
perciò non lo racconta, e alla
bisogna,
lo tiene addirittura ben
celato.
Inoltre l'AIDS è diffusa
specialmete
in quei paesi sottosviluppati,
l'Africa Nera, dove certamente
è difficile aver precisi dati.
Il discorso, purtroppo, è
troppo lungo
e sarebbe palloso e assai
complesso
scriverlo in versi, quindi solo
aggiungo
che stando a quanto ne sappiamo
adesso
ci sono segni che in futuro il
male
potrebbe contagiare tanta gente
con una curva quasi
esponenziale
senza che noi potremo farci
niente.
E s'anche troveremo questa cura
contro l'epidemia che ormai
dilaga,
- questo vaccino - poi chi ci assicura
di produrne abbastanza? E chi…
lo paga?
Ammesso (e non concesso) che la
scienza
trovi la soluzione, nondimeno,
comincerà il discorso
"convenienza",
e, discutendo, perderemo il
treno.
I cinici diranno: "è l'occasione
per disfarci dei
sottosviluppati",
ma questa è una malvagia
illusione,
perché si sa che i popoli
arretrati
son anche migratori, e non c'è
niente
che può fermare il loro andar
per via,
portando a settentrione e ad
occidente
col sangue nuovo, qualche
malattia.
E forse si ripeterà la Storia:
per conquistare il Continente
Rosso
l'Europa non usò certo la
gloria,
usò l'Arma Biologica di grosso:
la vite di Noè, perché gli
Indiani
non furono sconfitti dai
soldati,
ma finirono schiavi nelle mani
di chi li aveva resi
alcolizzati.
Ma la vendetta giunse anche per
loro:
l'America rispose a quell'attacco
non solo con il mais ed il
pomodoro,
ma col Male Francese e col
tabacco.
La Storia si ripete? Fino a
ieri
i negri erano schiavi dei
"civili".
Strappati dalla terra dai
negrieri,
furono usati per lavori vili.
Ma ora è reso quel ch'è stato
dato,
e l'Africa regala al mondo
intero
una vendetta a scoppio
ritardato
dello sfruttato Continente
Nero.
Siam dunque sulla soglia del
burrone?
Con quest'AIDS che dilaga in
tutto mondo,
s'avvicina la mini-estinzione
che ci trascinerà di nuovo in
fondo?
La Peste e l'AIDS presentano un
po' in tutto
molto più di "una certa
somiglianza",
però bisogna dir che dopotutto
ci resta in ogni caso una
speranza:
chi resterà, in un mondo
spopolato
avrà lavoro, soldi e nutrimento
e arriverà perciò ben preparato
al… chiamiamolo
"Neo-rinascimento".
Se è vero che la Storia si
ripete
i nostri discendenti, bruni o
biondi,
non avranno più fame, solo sete
d'esplorare chissà che nuovi
mondi.
|