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Hayim Guri

חיים גורי

Didi Menussi

דידי מנוסי

Natan Yonatan

נתן יונתן

 

 

 

ח. גורי

 

H. Guri

באב אל ואד  

 

Bab-el-Wad  

הרעות

 

L’Amicizia  

ד. מנוסי

 

D. Menussi

מי שחלם

 

Chi ha sognato  

לי ולך

 

Io e te  

נ. יונתן

 

N. Yonatan

יש פרחים

 

Fiori  

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                 H. Guri                   

 

 

 

 

באב-אל-ואד

Bab-el-Wad[1]

 

מילים: חיים גורי

Parole: Hayim Guri

לחן: שמואל פרשקו

Musica: Shmuel Farshko

 

 

בביצוע יפה ירקוני

Esecuzione di Yaffa Yarkoni

 

 

פה אני עובר, ניצב ליד האבן,

כביש אספלט שחור,סלעים ורכסים.

ערב אט יורד, רוח ים נושבת,

אור כוכב ראשון מעבר בית-מחסיר.

Oggi son tornato solo qui a passare

sull’asfalto nero. Rupi intorno a me.

Nella sera viene il vento su dal mare

e la prima stella già nel cielo c’è.

 

באב-אל-ואד,

לנצח זכור נא את שמותינו.

שיירות פרצו בדרך אל העיר!

בצידי הדרך מוטלים מתינו,

שלד הברזל שותק כמו רעי.

באב-אל-ואד,

לנצח זכור נא את שמותינו.

באב-אל-ואד, בדרך אל העיר.

Bab-el-Wad,

ricorda i nomi di quei prodi.

I convogli andavan verso la Città.

Là, sul ciglio, ancora giacciono i caduti

e lo scheletro di ferro muto sta.

Bab-el-Wad,

ricorda i nomi di quei prodi.

Bab-el-Wad, la via per la Città.

 

פה שצפו בשמש זפת ועופרת,

פה עברו לילות באש וסכינים.

פה שוכנים ביחד עצב ותפארת,

משורין חרוך ושם של אלמוני.

Piombo sotto il sole, pece ribbollente.

Ferro e fuoco. Notte. Tempo di morir.

Stan tristezza e gloria strette intimamente.

Su quei carri arsi nomi a non finir...

 

באב-אל-ואד...

Bab-el-Wad...

 

ואני הולך,עובר כאן חרש-חרש,

ואני זוכר אותם אחד אחד.

כאן לחמנו יחד על צוקים וטרש,

כאן היינו יחד משפחה אחת.

Passo, camminando silenziosamente,

un per uno adesso li ricordo ancor.

Tra le rupi a piombo combattemmo insieme,

come una famiglia eravamo allor.

 

באב-אל-ואד...

Bab-el-Wad...

 

יום אביב יבוא, רקפות תפרחנה,

אודם-כלנית בהר ובמורד,

זה אשר ילך בדרך שהלכנו

אל ישכח אותנו, [אותנו,] באב-אל-ואד.

Tu che passerai tra le rupi in fiore,

rosse come il sangue, verso la Città,

portale il ricordo, che giammai non muore,

di chi cadde in nome della libertà.

 


 

 

הרעות

L’ Amicizia

 

מילים: חיים גורי

Parole: Hayim Guri

לחן: סשה ארגוב

Musica: Sasha Argov

 

בביצוע להקת נח"ל

Esecuzione della Lahakat Hanachal

 

 

על הנגב יורד ליל הסתיו

ומצית כוכבים חרש חרש,

עת הרוח עובר על הסף

עננים מהלכים על הדרך.

 

Scende notte d’Autunno di già

ed accende le stelle pian piano,

sulla soglia c’è il vento che va

e le nuvole porta lontano

 

כבר שנה. לא הרגשנו כמעט

איך עברו הזמנים בשדותינו.

כבר שנה ונותרנו מעט

מה רבים שאינם כבר בינינו.

 

Siamo qui, d’improvviso così

È passato un altr’anno, fratello.

Io e te, solo noi siamo qui,

quanti sono a mancare all’appello!

אך נזכור את כולם

את יפי הבלורית והתואר

כי רעות שכזאת, לעולם

לא תתן את ליבינו לשכוח.

אהבה מקודשת בדם

את תשובי בינינו לפרוח.

Ma son tutti con noi,

i ragazzi dai riccioli d’oro.

Amicizia si chiama, se vuoi,

il perché non mi scordo di loro,

questo patto di sangue e d’amore

che è sbocciato tra noi, come un fiore.

 

הרעות, נשאנוך בלי מילים

אפורה, עקשנית ושותקת.

מלילות האימה הגדולים

את נותרת בהירה ודולקת.

 

Amicizia, in silenzio portata,

senza voce e senza colore,

 nella notte più buia e gelata

tu sei stata la fiamma e il calore.

הרעות, כנעריך כולם,

שוב בשמך נחייך ונלכה,

כי רעים שנפלו על חרבם

את חייך הותירו לזכר

 

E sei tu una luce che abbaglia, [2]

nella gioia, una pena infinita

per gli amici, caduti in battaglia

per donare a noialtri la vita.

 

אך נזכור את כולם

את יפי הבלורית והתואר

כי רעות שכזאת, לעולם

לא תתן את ליבינו לשכוח.

אהבה מקודשת בדם

את תשובי בינינו לפרוח.

E son tutti con noi,

i ragazzi dai riccioli d’oro.

Amicizia si chiama, se vuoi,

il perché non mi scordo di loro,

questo patto di sangue e d’amore

che è sbocciato tra noi, come un fiore.

 

 

 

 

 

 

Didi Menussi

 

 

 

מי שחלם 

Chi ha sognato

 

מילים: דידי מנוסי

Parole: Didi Menussi

לחן: יוחנן זראי

Musica: Yohanan Zarai

 

בביצוע שחקני ערוץ הילדים

Esecuzione di attori della televisione per ragazzi

 

 

מי שחלם לו, ונשאר לו החלום.

מי שלחם הוא לא ישכח על מה לחם,

Chi ha sognato, con il sogno resterà.

Chi ha combattuto, il perché non scorderà.

מי שנשאר ער כל הלילה עוד יראה אור יום

מי שהלך הוא לא ישוב עוד לעולם.

 

Chi ha vegliato nella notte rivedrà il dì,

chi se n’è andato non lo rivedrà mai più.

 

מי שהבטיח לא הניח את חרבו

מי שקראו לו הוא צעד בראש כֻלם

Chi s’è impegnato non ha smesso di lottar.

Chi l’han chiamato, sempre in testa andò a marciar.

מי שאהב לו, עוד צפויות לו אהבות רבות

מי שהלך הוא לא יאהב עוד לעולם.

 

Chi ha amato amerà per mille volte ancor,

chi se n’è andato, lui non amerà mai più.

 

וההרים עוד בוערים באש זריחות.

ובין ערבים עוד נושבת רוח-ים.

אלף פרחים עוד משמחים כל לב בשלל פריחות,

מי שהלך הוא לא יראה זאת לעולם.

 

Bruciano i monti, quando sorge rosso il sol

e nella sera viene il vento su dal mar,

e mille fiori son sbocciati a far felici  i cuor,

chi se n’è andato non li rivedrà mai più.

 

מי שחלם והתגשם לו החלום.

מי שלחם עד ששמע קול מנצחים,

מי שעבר את כל הלילה וראה אור יום,

הוא לא יניח שנשכח את ההולכים.

Chi ha sognato ed il sogno s’avverò.

Chi ha combattuto è tornato vincitor.

Chi ha vegliato nella notte e rivisto il dì,

non scorderà chi se n’è andato e non è qui.

 

מי שהבטיח וזכה גם לקים.

מי שהצליח לחזור מן הדרכים,

מי שכאב, אבל הבין שהכאב אִלם,

הוא לא יניח שנשכח את ההולכים.

 

Chi s’è impegnato e la parola non mancò,

chi l’han chiamato e dal fronte ritornò,

chi ha sofferto in silenzio per chi non soffrì,

non scorderà chi se n’è andato e non è qui.

 

וההרים עוד יבערו באש זריחות,

ובין ערבים תנשב עוד רוח-ים,

אלף פרחים עוד יפרחו בין ובתוך שוחות,

הם שיעידו כי זכרנו את כֻלם.

E bruceranno i monti, quando sorge il sol,

e nalla sera verrà il vento su dal mar,

e mille fiori, tra le fosse, fioriranno ancor,

a testimonio che sappiamo ricordar.

 

 

 

 

לי ולך   

Io e te

 

מילים: דידי מנוסי

Parole: Didi Menussi

לחן: יוחנן זראי  

Musica: Yohanan Zarai

 

 

בביצוע אריק איינשיין

Esecuzione di Arik Einstein

 

 

בים הרוגע

השמש שוקע

למי מתגעגע -

לי ולך.

Il sole sul mare

sta per tramontare

e vuol salutare

solo te...[3]

 

כאוּד מתלקח

עולה הירח

למי הוא זורח -

לי ולך.  

Già sulla laguna

È sorta la luna

non è di nessuna,

è per te...

 

כאן שנינו לבד

פוסעים יד ביד

בשביל שנועד -

לי ולך,

Da soli, pian piano,

andiamo per mano

nel campo di grano,

io e te...

 

בגן שיח ורד

למי הוא סוגר את

עלי-הכותרת -

לי ולך.

Nell’orto una rosa

si schiude, odorosa

è come una sposa

come te...

 

ורוח של ערב

הומה בצמרת

למי היא מזמרת -

לי ולך.

Di sera la brezza

i rami carezza  

è un canto, ragazza,

è per te...

 

רק שנינו לבד

פוסעים יד ביד

בשביל שנועד -

לי ולך,

Da soli pian piano,

andiamo per mano

nel campo di grano,

io e te...

 

 


 

 

Natan Yonatan

 

 

יש פרחים   

Fiori

 

מילים: נתן יונתן

Parole: Natan Yonatan

לחן: מוני אמריליו  

Musica: Moni Amarilio

 

בביצוע דורית ראובני

Esecuzione di Dorit Reuveni

 

 

הראית איזה יֹפי

שרעד ברוח סתו –

שדה זהב דעך באֹפל

והדליק נרות חצב.

Guarda, bimbo, che bellezza,

spighe d’oro all’imbrunir,

tremolanti nella brezza,

come ceri a non finir.

 

הראית איזה אֹדם

שצעק למרחקים

שדה דמים היה שם קודם

ועכשיו הוא שדה פרגים.

Guarda! Gridan campi rossi.

Si moriva, sai, laggiù.

Son papaveri tra i fossi,

macchie rosse e nulla più.

 

אל תקטֹף, נערי

יש פרחים שבני חלוף

יש פרחים שעד אין סוף

נשארים במנגינה.

No, non cogliere i fior,

‘che se alcuni moriran,

altri ancora resteran

a cantarci in cuor.

 

אל תקטֹף, נערי

יש פרחים שבני חלוף

יש פרחים שעד אין סוף

עם המנגינה.

No, non cogliere i fior,

‘che se alcuni moriran,

altri ancora resteran

qui nel nostro cuor.

 

הראית מה השחיר  שם?

שדה קוצים הוא, נערי

שהיה עזוב בקיץ,

ועכשיו הוא שדה חריש.

Guarda un nero campo arato,

solo sterpi c’eran là,

in Agosto abbandonato,

ora pane ci darà.

 

הראית מה הלֹבֶן,

נערי – זה שדה בוכים,

דִמעותיו הפכו לאבן,

אבניו הפחו פרחים.

Guarda, un bianco camposanto,

là, nel campo del dolor

s’è pietrificato il pianto,

ma le pietre sono in fior,

 

אל תקטֹף, נערי ...

No, non cogliere...

 



              Bab-el-Wad (leggi: Bab el Uàd). In Arabo: “la  Porta della Valle”. Il Wad è propriamente una valle molto stretta o una gola. E’ il luogo, sulla via che conduce da Tel Aviv a Gerusalemme, a 23 Km dalla capitale, dove inizia la salita. La strada si incunea in una stretta valle, passaggio obbligato tra pendici scoscese. Durante la guerra d’indipendenza Gerusalemme era assediata e separata dal resto di Israele e fino alla liberazione l’unico modo per  portare rifornimenti era quella di forzare il blocco per  mezzo di convogli corazzati, molti dei quali furono annientati dagli Arabi a Bab-el-Wad. Ancora oggi sul ciglio della strada giacciono gli scheletri delle autoblindo che non riuscirono a passare.

 

[2]  Ovvero:                                E sei tu come i giovani che

                                son partiti così d’improvviso.

                                Non son più, sono morti, ma che

                                Ci han lasciato n ricordo un sorriso.        

 

[3]              L’ultima riga di ogni quartina va ripetuta tre volte