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POEMA RICICLABILE

 

 

ENERGIA:

L'Alternativa Naturale

20.000 Watt sotto i mari

Fusione Tiepida

 

 

ENERGIA

 

 

 

L'Alternativa Naturale

 

Abbiamo constatato che noi Umani

distruggiamo l'Ambiente, e siam testardi.

È d'uopo che un po' prima di domani,

ovvero prima che sia troppo tardi,

 

ci occupiamo del caso seriamente

e troviamo una qualche soluzione,

giacché dobbiam tenere bene in mente

che stiamo ormai rischiando l'estinzione.

 

Se osserviamo il problema Ecologia

in generale, presto ci accorgiamo

che è tutta una questione d'Energia:

non ne abbiamo abbastanza, e quel che abbiamo

 

l'usiamo in modo spesso assai nocivo

per la Natura, in modo non sicuro

per noi stessi (inquinante o radioattivo),

e in più, ipotecando il futuro.

 

Se ne avessimo invece a sufficienza,

potremmo usarla in modo intelligente,

certamente aiutati dalla scienza,

per migliorare attorno a noi l'Ambiente.

 

In questo senso, c'è un'iniziativa

che finalmente qualche passo ha mosso,

si chiama l'Energia Alternativa,

un bel nome, benché sia un paradosso.

 

Paradosso, perché in definitiva

finora abbiamo usato, bene o male,

la fonte d'energia… alternativa,

invece della fonte… naturale.

 

Mi spiego: sulla Terra (e suoi paraggi)

tre fonti d'energia ci sono qua.

La prima vien dal Sole: sono i raggi,

la seconda si chiama Gravità,

 

e l'ultima è il decadimento

radioattivo: il calore che ci passa

l'isotopo di qualche elemento

instabile, perdendo un po' di massa.

 

La Natura, nel corso degli eoni,

ha imparato ad usare queste fonti

e a farne usi veramente buoni,

il migliore di tutti, in fin dei conti,

 

è il sostentamento della Vita.

Cominciamo dai raggi: il sole brilla,

fornendo un'energia quasi infinita

alle piante, che con la clorofilla,

 

producon gli alimenti essenziali

non soltanto per loro, vi rammento,

ma ovviamente per tutti gli animali.

Son poi la fonte del riscaldamento

 

sopra la superficie della Terra

e, insieme alle altre fonti, in sinergia,

producono il famoso Effetto Serra.

Passiamo a un'altra fonte d'energia,

 

la Gravità, che fa girare il mondo

e, trattenendo l'aria, fa in maniera

che la Terra, girando sempre in tondo,

si porti sempre appresso un'atmosfera,

 

invece di portarsi appresso il .... vuoto.

Per Gravità, l'ossigeno è abbondante

in superficie, dato che l'azoto

è più leggero, mentre lui è pesante.

 

Insieme, Gravità ed Irraggiamento,

son fonte d'energia, e la causa prima

di tutta l'aria e l'acqua in movimento:

i venti, le correnti, e tutto il clima.

 

L'ultima fonte d'energia del mondo,

(raramente di lei si fa menzione)

è generata sotto, nel profondo,

riscalda il magma e causa l'eruzione

 

dei vulcani, donando all'atmosfera

il CO2 – quel gas da Effetto Serra

ed alimento della Biosfera,

che permette la vita sulla terra.

 

Sono queste le fonti naturali

che noi sappiam sfruttare molto poco,

usando al loro posto i minerali

che la Natura ha messo in… "fuori gioco":

 

il carbone e il petrolio, che Natura

ha sepolto da tempo, e segregato,

per non lasciare in giro spazzatura,

che invece adesso abbiamo liberato.

 

È assai comodo usare certamente

gli idrocarburi, ma la combustione

ha innalzato il livello enormemente

del CO2, così la sua emissione

 

oggigiorno prodotta dagli Umani

ha sbilanciato l'equilibrio antico

che c'era tra le piante ed i vulcani,

e lo sbilanciamento, non vi dico

 

che conseguenze avrà per la Natura,

giacché l'esasperato Effetto Serra

- cioè l'aumento di temperatura –

mette a rischio la Vita sulla Terra.

 

Volendo alternative poi cercare,

abbiamo già creato un pandemonio

usando l'energia nucleare:

basta pensare al caso del plutonio.

 

Vogliamo avere l'Energia Sicura?

Perché non imparare la lezione

che ha imparato da sé Madre Natura

nel lungo corso dell'Evoluzione?

 

Dobbiamo usare la tecnologia

per usare in maniera intelligente

le fonti naturali d'energia,

ed in maniera amica dell'Ambiente.

 

E, per finire, non farebbe male

anche iniziare la ricerca attiva

di una soluzione – sì – finale:

La Fonte d'Energia Ultimativa.

 

 

 

 

20.000 Watt sotto i mari

 

Ci sono varie forme d'energia:

potenziale, cinetica, radiante,

atomica e il calore, tuttavia

per l'Uomo, la più comoda tra tante

 

è certamente l'Elettricità.

Nulla potrebbe oggi funzionare,

industrie, treni, luci di città,

se non ci fosse dato di pigiare

 

a cuor leggero quell'interruttore.

Una semplice azione manuale

che, accendendo la luce od un motore,

oggi ci sembra tanto naturale.

 

Accendiamo la luce a cuor leggero,

dimenticando spesso ch'è l'azione

l'ultimo passo di un processo intero

dai tecnici chiamato Conversione

 

dell'Energia: vuoi termica (il calore

ottenuto bruciando la benzina

ci fa bollire l'acqua, ed il vapore

fa girare a sua volta una turbina),

 

vuoi potenziale (l'acqua di un laghetto

cade in basso, sfruttando un dislivello,

e, cadendo veloce, fa l'effetto

di girare con forza il mulinello).

 

L'asse della turbina è collegato

a una dinamo, in pratica a un motore

elettrico (di rame inviluppato).

La dinamo, girando con fervore,

 

converte il movimento rotatorio,

appunto, proprio in elettricità

che, portata dai fili – è ben notorio –

arriva a illuminare le città.

 

Mettiamo i due sistemi fianco a fianco,

il termo- e l'idro-elettrico, ed invero

è fuori dubbio che il Carbone Bianco

è più pulito del carbone nero:

 

innanzi tutto (fatto importante),

a differenza degli idrocarburi,

il sistema è assai meno inquinante

(di questo, almeno, siamo già sicuri).        

 

Inoltre basta poco: è sufficiente

un corso d'acqua nato da una fonte

che, diventato un rapido torrente,

scende veloce a valle giù dal monte.

 

Il resto è chiaro (non ci fa una riga):

l'enorme energia potenziale

vien trattenuta tramite una diga.

Convogliando poi l'acqua alla centrale

 

con condotte forzate, il grande impatto 

fa girar le turbine senza sosta,

l'energia è convertita, e il gioco è fatto.

Di qui il torrente (data la batosta

 

che in fondo a lui non è costata niente)

continuerà il suo corso regolare

con molti pochi danni per l'ambiente

gettando l'acqua a fiume e poi nel mare. 

 

Considerando questa situazione

non sorprende che, chi può farlo, spesso

opti proprio per questa conversione,

anche se è ben tener presente adesso

 

di andarci cauti, quando noi fermiamo

quell'acqua che precipita dai mont:

purtroppo ancora tutti ricordiamo

il tragico disastro del Vajont.

 

Fermare l'acqua con gran dighe e muri

non è un'azione proprio naturale,

e non possiamo essere sicuri

che qualche volta non finisca male

 

e quindi, per raggiungere il buon fine,

non guasterebbe certo una trovata,

come questa: di metter le turbine

direttamente dentro una cascata.

 

La cosa non è facile di certo,

ma si potrebbe fare, in fede mia,

inoltre, ci dirà più d'un esperto:

"Più grande la cascata – più energia".

 

E qual è la più grande, tra le tante?

quella ch'è più difficile trovare,                  

perché non è segnata sull'atlante,

e sai perché? È cascata… in fondo al mare!

 

Questa cascata di mia conoscenza

è situata in una fredda landa,

sospesa un po' tra Storia e Fantascienza,

tra Groenlandia e l'isola d'Islanda.

 

I primi ad arrivarci, in fede mia,

furon Danesi, giunti allora in barca,

che in onor della terra natia

chiamarono lo stretto "Danimarca".

 

Per una cosa sola forse vale

di menzionare ancora quello stretto:

per la famosa battaglia navale,

che, a ripensarci, ci fa ancora effetto.

 

La corazzata Bismarck affondò     

nel quarantuno, a maggio, in quelle acque,

l'incrociatore Hood, che a picco andò,

saltando in aria. E poi lo stretto tacque.

 

Facciamo adesso un tuffo in quegli abissi

e scopriamo una cosa inaspettata:

proprio là sotto, infatti, come dissi,

si nasconde la nostra Gran Cascata.

 

Se ci tuffiamo, infatti, sotto l'onde

delle acque di quella fredda landa,

scopriamo che là sotto si nasconde

una gran diga, tra Groenlandia e Islanda:

 

una catena di montagne unisce

le due terre, e separa, laggiù in fondo

l'Atlantico dall'Artico, e impedisce

che dall'Artico, ch'è meno profondo,

 

dalla cima dei monti cada in basso

l'acqua più densa, in quanto più gelata.

Ma tra i monti, si sa, c'è sempre un passo,

e proprio là troviam la Gran Cascata.

 

La cateratta piomba giù dall'alto

tre kilometri buoni, ovverosia

tre volte più dell'Angel, ch'è il Salto

più alto in terraferma che ci sia.

 

La sua portata d'acqua, cari miei:

tre kilometri cubici al secondo

(ma c'è chi dice addirittura sei).

Pensate quanta acqua cade in fondo:

 

son venti-trenta volte o forse più

il Rio dell'Amazzonica foresta.

Insomma, al suo confronto, l'Iguassù

diventa cascatella assai modesta.

 

Ora, pensate quanta energia

si potrebbe ottenere facilmente,

usando solo la tecnologia

di cui siamo padroni al presente.

 

Quello che oggi è certo un'utopia,

domani forse diverrà realtà:

basta un pizzico di tecnologia

e il mare ci darà elettricità.

 

Basterebbe soltanto "seminare"

il "fondovalle" con turbine apposta,

che poi continuerebbero a girare

per anni ed anni ed… anni, senza sosta.

 

Da lì, non è poi cosa complicata

far arrivare con cavi in terraferma

quell'elettricità, così creata.

Ma quando dico "cavi in terraferma"

 

mi riferisco a Groenlandia e Islanda…

e voi direte certo, giustamente,

che ai residenti della fredda landa

il Bengodi gli serve poco o niente,

 

almeno fino a che decideranno

d'illuminare a giorno quei ghiacciai

nei mesi tra settembre e Capodanno,

cosa che certo non faranno mai.

 

Insomma, e qui concludo questo tema,

potremmo usare l'energia del mare

in movimento, poi però il problema

ci resta, di doverla trasportare

 

dove questa ci occorre veramente,

dove c'è gente che ce n'ha bisogno…

Comunque, non prendete seriamente

tutta 'sta storia, che per ora è un sogno…

 

 

 

 

Fusione Tiepida

 

Con questo fabbisogno che gli Umani

han d'energia, con quel che ne deriva,

non guasterebbe avere tra le mani

la Fonte d'Energia Ultimativa,

 

un'energia che non finisca mai,

che sia a diposizione ogni momento,

che costi poco, e che non faccia guai

(né radioattività, né inquinamento).

 

Questa fonte non è una fantasia,

è negata a priori dalla scienza,

di fatto, non è manco un'utopia,

ma un fatto di cui siamo a conoscenza.

 

Concedetemi quindi di svelare,

il segreto del caro… Pulcinella:

È la Fusione Termonucleare

la Bomba H, certo, proprio quella!

 

Adesso voi direte certamente:

"Il nonno è diventato proprio matto!".

Non mi sono ammattito, cara gente,

lasciatemi spiegare qualche fatto:

 

Il sole, come tutte le altre stelle,

è una palla d'idrogeno, sospesa

nella galassia, e proprio come quelle,

contiene molta massa, e quindi… pesa.

 

Per Gravità (di cui s'è già parlato)

L'idrogeno, all'esterno è rarefatto,

al centro invece è tanto concentrato,

che gli atomi son tutti a contatto.

 

In queste condizioni peculiari

avvengono nel sole (e in altre stelle)

delle reazioni un po'… particolari:

i protoni, che son le particelle

 

che compongono gli atomi in questione

s'attaccano con forza tra di essi,

liberando energia nella reazione,

un mare d'energia. Tali processi,

 

son descritti in complesse spiegazioni,

che potrete trovare in qualche testo.

A dirla in breve, in tali condizioni

la massa si riduce, e quindi il resto

 

vien tosto trasformato in energia.

La formula è di… Alberto lo Scienziato

(sì, proprio quello della Teoria):

è E=mc2.

 

I processi, descritti anche dai Quanti,

sono ben noti agli uomini di scienza,

che sono andati qualche passo avanti,

nello sfruttare questa conoscenza.

 

Ricopiando di nuovo la Natura

le stesse condizioni hanno creato  

in una mini-stella in miniatura:

la Bomba H (già ve n'ho  parlato).

 

Bisogna precisare che il processo,

in sé e per sé, non fa nulla di male,

anzi è ottimo, solo che, adesso

come adesso, allo stato attuale,

 

noi siamo solo in grado di innescarlo,

di sprigionare tutta l'energia,

ma non sappiamo ancora controllarlo,

ci manca ancora la tecnologia

 

per sfruttar l'energia sprigionata

ed ottenere in definitiva,

insomma, la Fusione Controllata:

la Fonte d'Energia Ultimativa.

 

Come mai non ci siamo arrivati?

Forse il problema è senza soluzione?

"Al contrario - ci dicon gli scienziati -

ma c'è ancora una piccola questione…

 

ci vuol pazienza, tempo e… bei quattrini

- molti miliardi – non c'è alternativa:

trent'anni di lavoro, e i nipotini

avranno l'Energia Ultimativa".

 

Ma se davvero poi questa Fusione

è la gallina dalle uova d'oro

e la definitiva soluzione,

che aspettiamo, per metterci al lavoro?

 

Ve lo dissi all'inizio, nipotini:

l'Umanità ha purtroppo il brutto vizio

di fare tutto in Zona Cesarini:

solo subendo il goal, mette giudizio.

 

Guardate: son passati settant'anni

da che l'Uomo ha scoperto la Fissione.

Che ci ha fatto da allora? Solo danni:

ci ha raso al suolo due città in Giappone,

 

con la Bomba, ma pure col Reattore…

ci ha fatto Chernobyl con Fukushima,

e noi viviamo sempre nel terrore,

che riaccadrà quel che è accaduto prima.

 

Notate: son passati sessant'anni

(solo dieci di meno, nipotini)

che l'Uomo ha la Fusione, ed ecco i danni:

ha distrutto l'Atollo di Bikini

 

e poi, per ricordarlo nella Storia,

gli ha dedicato -  ma che umore nero -

un costume da bagno alla Memoria!

Incredibile? Eppure è un fatto vero.

 

Il problema è tutt'altro che la Scienza

ma l'uso che ne fa l'Umanità:

la Scienza è buona, usata con… coscienza.

Coscienza. L'Uomo ha questa qualità?

 

 

 

Segue: IL FATTORE UMANO

 

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